Normative relative alle canne fumarie

Normative relative alle canne fumarie

La canna fumaria risponde alla normativa DM 37/08 e a tutte le norme relative all’installazione in funzione anche alla tipologia di combustibile che viene utilizzato.

Per i requisiti costruttivi invece bisogna tener conto della norma europea UNI EN 1443/2005.

Questa norma afferma che le canne fumarie devono rispondere alle seguenti indicazioni:

  • Temperatura
  • Pressione
  • Resistenza alla condensa e alla corrosione
  • Materiale
  • Resistenza al fuoco di fuliggine
  • Distanza dai materiali combustibili

Da tenere poi conto che dal 2013 vige l’obbligo per tutti di scaricare i fumi a tetto. L’impianto deve essere a norma (e tutti i prodotti in caminoteca.it sono marcati CE e a norma nonché garantiti 25 anni) e l’installazione va effettuata da una ditta capace di rilasciare certificazione.

Le canne fumarie al servizio di generatori di calore a legna o comunque di altri combustibili solidi con potenza massima di 35 kW devono rispettare la norma UNI 10683/2012.

In questa norma compare scritto tutto ciò che riguarda la verifica, l’installazione, il controllo e la manutenzione degli impianti destinati a riscaldare l’ambiente, a produrre acqua calda o destinati alla cottura dei cibi.

Nella scelta dei materiali da usare devono essere impiegati esclusivamente materiali marcati CE secondo anche quanto previsto dal DPR 246/03.

La marcatura è necessaria e importante perché definisce le prestazioni relative a tutti gli elementi che compongono la canna fumaria.

Nel caso di canne fumarie collettive a tiraggio naturale, collegate a caldaie di tipo C con ventilatore nel circuito di combustione si risponderà alla norma UNI –CIG 10641/2013.

Invece per le canne fumarie collettive ramificate per apparecchi di tipo B a tiraggio naturale, bisogna tener conto dellla norma UNI – CIG 10640/1997, che prescrive i criteri per la progettazione e la valutazione delle dimensioni interne delle canne fumarie collettive ramificate (CCR) ex novo, per l’evacuazione di prodotti della combustione di più apparecchi a gas tipo B sovrapposti non oltre i 35 kW.

Le tipologie di generatori di calore corrente è quella definita dalla norma UNI 10642/2005, nella quale le caldaie sono considerate:

Generatore tipo A, apparecchio che non è collegato ad un condotto o ad un dispositivo speciale di evacuazione dei prodotti della combustione fumi verso l’esterno del locale in cui il generatore è installato; questo generatore di calore preleva l’aria comburente dal locale in cui è installato e rigetta il prodotto della combustione nello stesso locale.

Generatore tipo B, apparecchio collegato ad un condotto di evacuazione dei prodotti della combustione fumi verso l’esterno del locale in cui il generatore è installato; tale generatore di calore è comunemente detto “caldaia a camera aperta”: per la combustione utilizza l’aria presente nel locale in cui è installato mentre i prodotti della combustione vengono scaricati all’esterno del locale.

Generatore tipo C, apparecchio nel quale il circuito di combustione (presa d’aria comburente, camera di combustione, scambiatore, evacuazione dei prodotti della combustione) è completamente isolato dal locale in cui il generatore è installato; questo tipo di generatore di calore è comunemente detto “caldaia a camera stagna”: per la combustione utilizza l’aria prelevata direttamente dall’ambiente esterno ed i prodotti della combustione fumi vengono scaricati all’esterno del locale.

Invece la norma UNI 11528/2014 fornisce le disposizioni per la progettazione, l’installazione e la messa in servizio degli impianti civili extradomestici a gas. L’evacuazione dei prodotti della combustione deve avvenire a tetto per mezzo di una canna fumaria.

Per il dimensionamento degli impianti di questo tipo si utilizza il metodo di calcolo della norma UNI EN 13384-1 per camini singoli e della Norma UNI EN 13384-2 per sistemi in batteria qualora la potenza termica complessiva risulti maggiore di 35 kW.

Nel caso di installazione o di modifica di un impianto termico civile di potenza termica nominale >35 kW, deve essere trasmessa all’autorità competente una denuncia scritta dall’installatore e messa a disposizione del soggetto tenuto alla trasmissione (D.Lgs n°152/2006).

Gli impianti devono essere controllati annualmente dal responsabile dell’esercizio e della manutenzione dell’impianto. Al libretto devono essere allegati i documenti che attestano l’espletamento delle manutenzioni necessarie volte a garantire il rispetto dei valori limite.

 

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